CURRICULUM VITAE

GENITORI: Ferdinando II e Maria Cristina di Savoia (1812-1836)

LUOGO e DATA di NASCITA
: Napoli, 16 gennaio 1836.
LUOGO e DATA di MORTE: Arco (TN), 27 dicembre 1894.
MATRIMONIO: nel 1859 con Maria Sofia di Baviera.
FIGLI: Maria Cristina Pia (1869-1870).

PROCLAMAZIONE: Caserta, 22 maggio 1859.
DURATA DEL REGNO: 22 maggio 1859 - 13 febbraio 1861.
SIGILLI CENSITI: 1859; STEMMI CENSITI: 1859 A; 1859 B.

ATTI PRINCIPALI (ELENCO)
: 1859; 1860;

ATTI E PROCLAMI RILEVANTI:
25 giugno 1860 (Ordini costituzionali e rappresentativi del Regno);
1 luglio 1860
(1. Ripristino della Costituzione del 1848; 2. Convocazione del Parlamento e dei Collegi elettorali);
15 luglio 1860
(1. Ai regii Stati; 2. All'Esercito e all'Armata);
6 settembre 1860 (1. Proclama; 2. Atto di protesta nel lasciare la capitale).

ELENCO DEI MINISTRI SEGRETARI DI STATO E LUOGOTENENTI

ELENCO DEI TITOLI CONCESSI

Gli atti principali indicizzati nei post sono desunti dallo spoglio sistematico della Collezione delle leggi e decreti reali del Regno delle Due Sicilie. I regesti sono pubblicati per cura di e sul blog Decretiamo, mentre i sigilli e gli stemmi sono censiti su Stemmi e Sigilli.

sabato 27 febbraio 2010

Proclama all'Esercito e all'Armata

Si riporta di seguito il testo integrale del Proclama di Francesco II indirizzato All'Esercito ed all'Armata il 15 luglio 1860 (nella stessa data fu consacrato anche l'analogo atto ai Regi Stati), come pubblicato nella Collezione delle leggi e decreti reali sotto il numero 55:

"Di nostra piena, libera e spontanea volontà abbiamo conceduto Ordini costituzionali e rappresentativi al Reame, in armonia co' progressi della civiltà, e co' bisogni de' popoli che la PROVVIDENZA ha alle nostre cure confidati. Voi entrerete lealmente in questa nobile e gloriosa via, e vi unirete al patto costituzionale che ci lega in una sola Famiglia; voi sarete campioni di giustizia, di umanità, di disciplina, di amor di patria; voi la speranza de' vostri concittadini, sarete saldo sostegno del Trono e delle nuove istituzioni, e strumento della grandezza e prosperità nazionale. Io ricordo con tenerezza e gratitudine di qual fedeltà ed ubbidienza siete stati fin oggi capaci, ed abbiatevene le più vive grazie come segno della mia soddisfazione. Niuno più del vostro Sovrano può rendere le debite lodi a' vostri meriti, che i deplorabili trascorsi di taluni pochi traviati per ignoranza o per maligne e stolte insinuazioni non possono denigrare. Ora conviene che onorevoli per dignità e moderazione facciate del vostro braccio sostegno al nuovo ordine di cose e ad una nuova politica ferma e conciliante, la quale valga a dar fiducia alle popolazioni e a dileguare le apprensioni della diplomazia di vedere sconvolto l'equilibrio politico dell'Europa: ed il vostro passato mi è garante dell'avvenire. Soldati, novelle sorti ci chiamano a rialzar la dignità del nostro Paese Italiano: siate alteri di questo mandato. Il popolo che ha fatto redivivere per due volte la civiltà di Europa, non verrà meno nel difficile arringo di riconquistare colla sua indipendenza quell'alto primato che la sua posizione geografica, la forza delle armi, e la storia gli consentono: di questo popolo voi siete gran parte, e sostener ne dovete oggimai la gloria e la grandezza".

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